Il loro album di debutto In A Perfect World, con oltre 350.000 copie vendute, è arrivato nella Top 3 in Gran Bretagna, è rimasto alla numero 1 per 9 settimane in Irlanda, loro terra d’origine, ed ha conquistato Europa e Stati Uniti. Ora i Kodaline tornano con un nuovo e attesissimo album, Coming Up For Air, in uscita per Sony Music e già in pre-order su iTunes. Prodotto da Jacknife Lee ed anticipato dal singolo Honest, “Coming Up For Air” è un album sofisticato, elegante e brillante, in cui la band sperimenta nuovi sound.

I Kodaline hanno annunciato un tour che toccherà anche l’Italia:
MERCOLEDì 25 FEBBRAIO
MILANO – MAGAZZINI GENERALI
http://www.magazzinigenerali.it
Via Pietrasanta, 16, 20141 Milano

Biglietto: 20 euro + d.p.
Prevendite attive da mercoledì 10 dicembre 2014 su http://www.ticketone.it e http://www.bookingshow.it

Il quartetto di Dublino non aveva pianificato di uscire con un nuovo album così presto dopo “In A Perfect World” che ha venduto oltre 350.000 copie. Nato quasi per gioco da un esperimento sul proprio sound, la band ha cominciato a registrare il nuovo lavoro e non si è più fermata. Solo 8 settimane dopo, “Coming Up For Air” era pronto.

“Se qualcuno ci avesse detto all’inizio dell’estate che avremmo finito il nuovo album in autunno non gli avremmo creduto” dice il cantante Steve Garrigan, “È accaduto tutto così in fretta. Molte canzoni sono state fatte live nello studio di registrazione, immediatamente.”

I Kodaline erano ancora in tour per promuovere il loro album di debutto quando hanno ricevuto un invito a trascorrere una settimana a Los Angeles con il produttore Jacknife Lee. “Non avevamo considerato l’invito come una sessione per il nuovo album,” insiste il chitarrista Mark Prendergast. “Pensavamo che ci saremmo divertiti e saremmo rimasti a vedere quello che sarebbe successo. Jacknife è irlandese e la sua esperienza è incredibile. Non volevamo perdere questa occasione.”

“Jacknife ci ha aperti ad un nuovo modo di lavorare”, spiega il bassita Jason Boland. “Ci disse che dovevamo sperimentare. Il suo modo di lavorare è sorprendente. Il suo studio è sottosopra, synths sparsi in tutta la stanza e strumenti ovunque. Se si vuole suonare qualcosa, basta prenderlo.”
“Ci chiese se ci sentivamo fuori dalla nostra zona sicura,” continua il batterista Vinny May. “Se sì, allora siete sulla buona strada. Non avevamo mai pensato di fare musica elettronica. Ci sono sempre synths nel nostro studio; questa volta abbiamo deciso di usarli. Abbiamo messo nuovi suoni in modi che non eravamo sicuri funzionassero, li abbiamo riascoltati il giorno dopo scoprendo che erano la chiave del pezzo.”

Ritornati in Gran Bretagna subito dopo la fine dei Festival, i Kodaline iniziano a lavorare all’album. L’elettronica gioca una parte importante, aggiungendo profondità e nuove dimensioni al sound della band. Come nell’album di debutto, Steve ha scritto la maggior parte dei testi, ma tutto il gruppo ha partecipato al processo creativo.

L’intraprendenza, il coraggio e l’ambizione abbondano in “Coming Up For Air”. Il senso di avventura presente nell’album proviene dalla sua mancanza di pianificazione. Nulla è stato scolpito nella pietra. Ogni canzone ha dettato la sua direzione.

“Coming Up For Air” potrebbe risultare totalmente inaspettato, ma la sua essenza è sempre la stessa: la capacità dei Kodaline di creare una connessione profonda ed immediata con il pubblico, per condividere le emozioni delle loro canzoni e far entrare l’ascoltatore nel proprio mondo. È un album sofisticato, elegante e brillante, che proviene da una band che sta appena scoprendo quello ci cui sono capaci.