Bella Lucio è un album che rilegge, reinterpreta, reinventa la musica e i testi di alcune delle canzoni più belle di Lucio Dalla grazie al lavoro del produttore Franco Godi, che ha riunito le menti più brillanti del mondo hip hop, chiedendogli di scegliere un frammento, una suggestione, una frase dal repertorio del cantautore bolognese.
Coinvolti nel progetto Mondo Marcio, Emis Killa, Ghemon, Clementino, Rocco Hunt, J-Ax nella ghost track, e molti altri, che si sono messi alla prova tra entusiasmo, timore reverenziale, voglia di esprimersi grazie al senso di libertà che Lucio Dalla sa comunicare con quel suo modo personale, unico, fuori da ogni schema già scritto o deciso.
Apre il disco la traccia Mentre scrivo, di Mondo Marcio, da Balla balla ballerino. Introdotto dal riff di chitarra, celeberrimo, e dai vocalizzi di Dalla, Mondo Marcio racconta piccole storie di vita quotidiana. La canzone è una danza che sembra dedicata alla vita e a Lucio, l’atmosfera è siderale, sospesa, il linguaggio è, come sempre, aspro, duro, e, come dice il titolo stesso, arriva diretto, senza passaggi, rime che arrivano di getto, ispirate, sentite.
Ghemon invece si lascia ispirare dalle sonorità di Henna per la sua Solo per me. Le ritmiche hip hop e l’arpeggio del pianoforte scandiscono il testo, la voce di Dalla si alterna alle rime di Ghemon, che racconta dell’importanza dell’amore, che potrebbe persino scuoterci dall’indifferenza in cui siamo immersi quando, ad esempio, guardiamo scene di guerre disperate in tv.
Rocco Hunt si cimenta in Una lacrima, da Cosa vol dire una lacrima. Si parla d’amore, dall’inizio alla fine, unendo in un solo discorso due generazioni lontane eppure incredibilmente simili nel sentire. La modernità del linguaggio di Dalla è palpabile, il suo stile anzi, regala e illumina il lavoro del rapper napoletano.
Anna e Marco diventa Stelle nel Flipper con Emis Killa, che rilegge la storia dei due ragazzi randagi, ancora disarmati contro la vita. Le note scivolano, la base proposta da Emis Killa, rarefatta, scarna, oscura, ospita le sue rime e la voce originale di Lucio, e le due storie si intrecciano, Anna e Marco del 1979 si ritrovano, si trasformano eppure sono sempre gli stessi.
La strepitosa Come è profondo il mare è la canzone scelta da Ensi per la sua Profondo. Una rilettura armonica, un testo che scandisce frasi dure, preziose e che riflettono alla perfezione malesseri generazionali, che sembrano non cambiare, ma tornano e tornano, come il mare.
Clementino ha scelto Caruso e l’ha riscritta con il titolo Sotto lo stesso cielo. Un arrangiamento che mescola elettronica alla tradizione armonica. Pianoforte, fiati e storie di emigranti in dialetto napoletano, interrotte dal “Te vojo bene assaje” di Lucio, così amato e struggente. Napoli ancora la protagonista della canzone, questa volta vista da chi la scopre e se ne innamora.
Moreno, con la sua giocosa Un mondo piccolo così sceglie Attenti al lupo. Il brano è una dichiarazione d’amore alla musica e ai grandi cantautori. E un avvertimento: i lupi esistono ancora, in ogni campo, bisogna stare attenti e tenere alta la guardia.
La Vorrei di Raige è ispirata dalle atmosfere lunari ed innamorate di Tu non mi basti mai. Si parla di amore, senza paura, espresse con passione e sincerità. Ritmiche sostenute, cori femminili, il ritornello condiviso con la voce del cantautore bolognese, in continue impennate
emozionali.
Two Fingerz rendono omaggio a Se io fossi un angelo con Sdraiato su una nuvola. Archi sognanti, arpeggi di chitarra acustica, batteria elettronica, ritmiche r’n’b ed un testo leggero, che riprende il tema testuale dell’originale, con una risposta: se io fossi un angelo starei seduto su una nuvola, a scrivere canzoni.
La rivoluzionaria Nuvolari si trasforma in Come Nuvolari per i Siamesi Brothers (Tormento e Esa). Base stratificata, molta elettronica, la voce di Dalla campionata torna e si ripete, Esa e Tormento corrono veloci, incalzano su una base oscura raccontando di come corre la musica, come corre Nuvolari, e come va lento il mondo.
L’impresa eccezionale è Disperato erotico stomp, che nel 1997 Lucio Dalla volle realizzare con gli Articolo 31, dopo aver sentito rappare J-Ax in radio. Ne era rimasto conquistato ed affascinato, e ovviamente gli Articolo accettarono con gioia. Ne uscì un brano allegro, divertito, leggero, intelligente, spensierato.